Gian Luca Marozza

01 novembre 2013



Una Roma infallibile inchioda il Chievo all'ultimo posto in classifica e completa il percorso netto sulle 10 partite iniziali che la portano nella storia del calcio italiano.


La tensione palpabile che si respira all’Olimpico è quella che precede le imprese, ma prima del fischio d’inizio serpeggia un po’ di ironia per le preoccupazioni espresse dal vate Rudi Garcia che sanno più di scaramanzia: i primi 5 minuti sembrerebbero confermare questa superficialità, ma man mano che le lancette scandiscono il fluire del primo tempo la spinta giallorossa che sembrava veemente si ferma a qualche batti e ribatti in area clivense e la compagine di un Sannino traballante sembra sempre più compatta in difesa ed a centrocampo, rischia poco ed anzi si affaccia un paio di volte di fronte a De Santis con qualche brivido. La Roma sembra troppo operaia per scardinare la resistenza gialloblu, Marquinho incappa in una delle sue giornate no, Lijaic non punge, a Borriello non arrivano palloni giocabili. Nella ripresa i capitolini salgono di ritmo ma arrivano comunque poco al tiro in porta: la differenza la fa ancora una volta l’allenatore transalpino, che inserisce forze fresche sulle corsie laterali con due cambi (ad onor del vero forzati, e questa è la riflessione che passiamo ai dirigenti giallorossi per gennaio…). Florenzi e Balzaretti irrompono in uno 0 a 0 che appare inevitabile e su una percussione del primo, Borriello si consacra eroe della serata, anticipando di testa e incrociando sul secondo palo per l’1 a 0 che sarà finale e che la Roma non cercherà più di tanto di raddoppiare, forse in lieve sofferenza fisica.


I migliori: a centrocampo, tra muscoli e sudore, emergono un solidissimo De Rossi ed un sensazionale Strootman. L’olandese non sbaglia una partita e per lui vale lo stesso discorso di Garcia…è imbarazzante parlare dell'ambientarsi in un campionato nuovo. Borriello è sempre più l’esempio di un professionista, a Florenzi basta una manciata di minuti per incidere, Lijaic sale molto di rendimento nel secondo tempo. Per il Chievo, il pacchetto difensivo regge l’urto in blocco, guidato dal rientrante Dainelli, Rigoni corre molto a centrocampo.


I peggiori: Marquinho non entra mai in partita e perde forse una delle sue ultime occasioni, Dodo’ cala paurosamente nella seconda frazione, quando perde una infinità di palloni, alcuni anche pericolosi; per il Chievo, davanti, Pellissier non sembra più il giocatore di un paio di anni fa e Paloschi fallisce uno stop decisivo, solo in area.


All’Olimpico, Roma batte Chievo 1-0: giallorossi a 30 punti lì in alto, veneti ultimi ma forse rinfrancati dalla prestazione incoraggiante.
 

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