Roma-Palermo 4-0
Una Roma frizzante straripa all’Olimpico di fronte alla terza forza del campionato, ridimensionando definitivamente il Palermo e tenendo ancora accesa la flebile fiaccola dell’incertezza su un campionato che a molti appare già segnato. Nel pomeriggio di serie A l’Inter mette pressione ai giallorossi regolando il Messina con squallida “rissetta” Giordano-Materazzi, non unico episodio deplorevole in una giornata calcistica ben poco consona al clima natalizio. Roma e Palermo danno vita fortunatamente ad una sana partita di pallone, con Spalletti che può schierare i suoi uomini migliori e Guidolin che a sorpresa (scelta tecnica o fisica?), vista l’intensa settimana dei suoi, punta sulla doppia torre Caracciolo-Amauri, ai danni di un Di Michele che non gradirà…
Inizio in forcing dei giallorossi, che chiudono il Palermo in area: al 17’ su punizione di Totti, Fontana sbaglia l’uscita ma Mexes a porta vuota centra di testa il palo: i rosanero difendono male, ma quando ripartono sembrano pericolosi, specialmente per merito delle incursioni di Simplicio; al 24’ Panucci segna di testa un gol fotocopia di quello con il Catania, ma stavolta l’arbitro Rizzoli annulla: dal replay è evidente il contemporaneo fallo reciproco di Panucci e Biava; l’annullamento ci può stare, ma la decisione costa al Palermo l’applicazione dello stesso metro di giudizio 5 minuti più tardi; Amauri insacca ma l’arbitro non convalida, non per il fuorigioco di Caracciolo ma per l’impercettibile spinta del brasiliano su Chivu: dubbio…Salgono i toni: al 38’ Doni chiude su Caracciolo, poi la Roma spreca incredibilmente il vantaggio: Fontana è attento sull’incursione di Perrotta e miracoloso su Taddei, che però spara sui piedi del portiere con un pizzico di concitazione. Al 44’ la Roma passa: Mancini si libera bene al limite e poi esplode un gran destro incrociato: la palla passa tra le gambe di un difensore ed è imprendibile per Fontana. Il Palermo ha una grande reazione d’orgoglio: Amauri si vede lo specchio chiuso da Doni e sulla mischia successiva si fa male Perrotta, che non si ripresenterà nella ripresa; Cassetti entra e Taddei si sposta al fianco di Totti. Al 6’ un gran girata con splendido movimento a liberarsi di Amauri e conclusione a fil di palo farebbe presagire la risposta del Palermo, che però si ferma qui: prima Panucci centra il palo con tiro sporcato dalla difesa, poi Pisano trattiene Taddei in area. E’ il 10’ e Totti trasforma il rigore per il 2 a 0; al 16’ Caracciolo spara fuori l’ultimo segnale di vita degli uomini di Guidolin, che si arrendono: 35’, Fontana alza splendidamente in angolo una legnata di Totti su punizione; 38’, la combinazione Mancini-Taddei spedisce Amantino verso il 3-0; 46’ il pallonetto di sinistro del capitano è deviato in porta per la quaterna; poco prima espulso Simplicio per somma di ammonizioni. Il campionato sanguina, ma non è ancora morto….
LE PAGELLE
Doni 7: niente di trascendentale, ma chiude su Caracciolo e Amauri con ottima scelta di posizione e con i tempi giusti. Gran campionato.
Panucci: 6,5: ritrova precisione e puntualità, cattiveria e discese offensive: peccato per il gol annullato. Non molla.
Chivu 6: chiusure puntuali, pur con qualche imprecisione nei disimpegni. Fa spaventare tutti quando, subito dopo l’infortunio di Perrotta rimane a terra per qualche lunghissimo secondo. Costante.
Mexes 7: riprende a macinare, stacchi di testa, anticipi eleganti, annullato Amauri anche sul piano fisico. Il riscatto dell’errore del derby non è completo solo per quel palo colto incredibilmente da mezzo metro. Sfortunato.
Tonetto 6,5: stavolta la sua corsia funziona, insieme al redivivo Amantino. Tenace.
Mancini 7: che vuol dire la testa; sembra nella prima mezz’ora che non riesca ancora ad essere lui, poi trova il gol e d’incanto ricomincia a saltare l’uomo, anzi ad ubriacarlo di finte; nel gol della doppietta ingrana una marcia in più sullo scatto che tira fuori non dal fisico ma dall’entusiasmo. Bentornato.
De Rossi 5,5: attraversa un periodo di appannamento; non ne facciamo un dramma…si riprenderà. In attesa.
Pizarro 7: quando perde un paio di palloni nel primo tempo, capiamo quanto è importante la sua posizione; purtroppo, quando il cileno sbaglia espone la squadra a ripartenze pericolosissime, ma il suo ruolo è quello e quando nel secondo tempo non perde un colpo, si capisce tutto il suo valore. Essenziale.
Taddei 6,5: anche lui torna su livelli accettabili, anche se fallisce due conclusioni che avrebbero meritato maggiore concentrazione: non dispiace quando Spalletti lo fa accentrare. Stantuffo.
Perrotta 6,5: finché rimane in campo è il solito insostituibile cursore, spina nel fianco della difesa siciliana, meriterebbe anche oggi il gol. In bocca al lupo.
Totti 7,5: ancora una prestazione superba: lampi di genio che lanciano fulminanti combinazioni quasi rugbistiche, mantiene la freddezza dal dischetto, anche se preferiremmo fosse entrata la splendida punizione piuttosto che l’autogol sul “cucchiaino”. Forma fisica strabiliante. Capocannoniere.
Cassetti: 6: un onesto lavoro sulla fascia, ma - ad onor del vero - questo giocatore personalmente ancora non convince a pieno. Da rivedere.
Virga (per Pizarro): s.v.
Inizio in forcing dei giallorossi, che chiudono il Palermo in area: al 17’ su punizione di Totti, Fontana sbaglia l’uscita ma Mexes a porta vuota centra di testa il palo: i rosanero difendono male, ma quando ripartono sembrano pericolosi, specialmente per merito delle incursioni di Simplicio; al 24’ Panucci segna di testa un gol fotocopia di quello con il Catania, ma stavolta l’arbitro Rizzoli annulla: dal replay è evidente il contemporaneo fallo reciproco di Panucci e Biava; l’annullamento ci può stare, ma la decisione costa al Palermo l’applicazione dello stesso metro di giudizio 5 minuti più tardi; Amauri insacca ma l’arbitro non convalida, non per il fuorigioco di Caracciolo ma per l’impercettibile spinta del brasiliano su Chivu: dubbio…Salgono i toni: al 38’ Doni chiude su Caracciolo, poi la Roma spreca incredibilmente il vantaggio: Fontana è attento sull’incursione di Perrotta e miracoloso su Taddei, che però spara sui piedi del portiere con un pizzico di concitazione. Al 44’ la Roma passa: Mancini si libera bene al limite e poi esplode un gran destro incrociato: la palla passa tra le gambe di un difensore ed è imprendibile per Fontana. Il Palermo ha una grande reazione d’orgoglio: Amauri si vede lo specchio chiuso da Doni e sulla mischia successiva si fa male Perrotta, che non si ripresenterà nella ripresa; Cassetti entra e Taddei si sposta al fianco di Totti. Al 6’ un gran girata con splendido movimento a liberarsi di Amauri e conclusione a fil di palo farebbe presagire la risposta del Palermo, che però si ferma qui: prima Panucci centra il palo con tiro sporcato dalla difesa, poi Pisano trattiene Taddei in area. E’ il 10’ e Totti trasforma il rigore per il 2 a 0; al 16’ Caracciolo spara fuori l’ultimo segnale di vita degli uomini di Guidolin, che si arrendono: 35’, Fontana alza splendidamente in angolo una legnata di Totti su punizione; 38’, la combinazione Mancini-Taddei spedisce Amantino verso il 3-0; 46’ il pallonetto di sinistro del capitano è deviato in porta per la quaterna; poco prima espulso Simplicio per somma di ammonizioni. Il campionato sanguina, ma non è ancora morto….
LE PAGELLE
Doni 7: niente di trascendentale, ma chiude su Caracciolo e Amauri con ottima scelta di posizione e con i tempi giusti. Gran campionato.
Panucci: 6,5: ritrova precisione e puntualità, cattiveria e discese offensive: peccato per il gol annullato. Non molla.
Chivu 6: chiusure puntuali, pur con qualche imprecisione nei disimpegni. Fa spaventare tutti quando, subito dopo l’infortunio di Perrotta rimane a terra per qualche lunghissimo secondo. Costante.
Mexes 7: riprende a macinare, stacchi di testa, anticipi eleganti, annullato Amauri anche sul piano fisico. Il riscatto dell’errore del derby non è completo solo per quel palo colto incredibilmente da mezzo metro. Sfortunato.
Tonetto 6,5: stavolta la sua corsia funziona, insieme al redivivo Amantino. Tenace.
Mancini 7: che vuol dire la testa; sembra nella prima mezz’ora che non riesca ancora ad essere lui, poi trova il gol e d’incanto ricomincia a saltare l’uomo, anzi ad ubriacarlo di finte; nel gol della doppietta ingrana una marcia in più sullo scatto che tira fuori non dal fisico ma dall’entusiasmo. Bentornato.
De Rossi 5,5: attraversa un periodo di appannamento; non ne facciamo un dramma…si riprenderà. In attesa.
Pizarro 7: quando perde un paio di palloni nel primo tempo, capiamo quanto è importante la sua posizione; purtroppo, quando il cileno sbaglia espone la squadra a ripartenze pericolosissime, ma il suo ruolo è quello e quando nel secondo tempo non perde un colpo, si capisce tutto il suo valore. Essenziale.
Taddei 6,5: anche lui torna su livelli accettabili, anche se fallisce due conclusioni che avrebbero meritato maggiore concentrazione: non dispiace quando Spalletti lo fa accentrare. Stantuffo.
Perrotta 6,5: finché rimane in campo è il solito insostituibile cursore, spina nel fianco della difesa siciliana, meriterebbe anche oggi il gol. In bocca al lupo.
Totti 7,5: ancora una prestazione superba: lampi di genio che lanciano fulminanti combinazioni quasi rugbistiche, mantiene la freddezza dal dischetto, anche se preferiremmo fosse entrata la splendida punizione piuttosto che l’autogol sul “cucchiaino”. Forma fisica strabiliante. Capocannoniere.
Cassetti: 6: un onesto lavoro sulla fascia, ma - ad onor del vero - questo giocatore personalmente ancora non convince a pieno. Da rivedere.
Virga (per Pizarro): s.v.
Etichette: Calcio