Sampdoria-Roma 2-4
Torna lo spettacolo in casa Roma e che spettacolo! Gli uomini di Spalletti mandano in scena una delle migliori prestazioni stagionali, sgretolando la debole resistenza della Samp di Novellino e lanciandosi alla difficile rincorsa della corazzata Inter, che nel posticipo relega il Palermo al terzo posto.
Giallorossi in formazione tipo, se si esclude Cassetti ancora al posto dell’infortunato Tonetto; blucerchiati che ripresentano in panchina la bandiera Francesco Flachi.
Fischio d’inizio ed è subito Roma: Totti sbuccia al volo di destro e Pizarro impegna Berti che si salva in angolo al 6’; ma al 13' l’ennesimo buco della Samp permette a De Rossi di lanciare Totti solo davanti alla porta per il destro chirurgico dell’1-0; una manciata di secondi e la parità viene ristabilita; merce rara l’errore di Mexes, che rinvia sui piedi di Volpi: gran botta deviata in porta da De Rossi.
Ritorna Flachi, che subentra a Quagliarella, ma Totti e compagni non si fermano più: De Rossi è incontenibile, Pizarro sale, Mancini sembra più vivo e Perrotta è ancora goleador al 33’; su appoggio da azione di calcio d’angolo il centrocampista fredda con una gran botta la disattenta difesa avversaria; la reazione della squadra di casa è tutta in un colpo di testa al lato di Bonazzoli su splendido invito di Flachi; ma prima della fine del tempo Panucci piazza su corner una zampata da centravanti di professione e manda meritatamente al riposo la sua compagine con due gol di scarto.
Nella fase iniziale della ripresa il divario sembra ancora più incolmabile ed al minuto 29’ arriva il gioiello: Cassetti apre a memoria su Totti che - spostato sul lato destro dell’area - inventa una conclusione di collo sinistro a rientrare sul palo opposto che merita gli applausi anche dei tifosi blucerchiati: tutti in piedi e dedica al vetriolo nel dopo partita per Platini e Matarrese.
Nel finale la Samp prova a rendere meno amara la sconfitta: Doni salva su Oliveira, Flachi prima spreca dopo una mischia furibonda, poi rimedia il solito rigore su ingenua entrata di Cassetti e va a segnare dal dischetto in pieno recupero; Bazzani reclama ancora un rigore con Mexes ma nell’occasione, prima della trattenuta del francese, l’attaccante sampdoriano si aggrappa vistosamente alla maglia del centrale della Roma.
Chiudiamo con gli auguri ad Alberto Aquilani, che in settimana ha subito un serio infortunio; e la Roma sembra stia preparando il ritorno di Karhja…
LE PAGELLE
Doni 6: nessuna responsabilità sui gol, ma rispuntano in un paio di mischie le antiche incertezze sulle uscite in presa alta. Rocambolesco.
Cassetti 6,5: finalmente una prestazione volitiva dell’ex-leccese, che pur soffrendo ancora qualcosa in copertura, si rende oggi protagonista di buone discese offensive; suo l’assist per la perla di Totti e per il gran colpo di testa di Perrotta, anche se macchia la prestazione con l’intervento tutt’altro che furbo su Flachi nell’occasione del rigore. Redivivo.
Chivu 6,5: un’altra buona prova del rumeno, che a fianco del compagno di difesa centrale sta inanellando prestazioni convincenti. Sicurezza.
Mexes 6,5: l’errore nell’occasione dell’1 a 1 fa sensazione e questo significa qualcosa. Per il resto, la consueta ammirevole prestazione, soprattutto sulle palle alte dove domina clienti temibili come Bonazzoli e Bazzani. Campione.
Panucci 7: impressiona la sua convinzione, unita alla cattiveria sportiva ed alla concentrazione che riesce a tenere alta per tutti i 90 minuti; ancora un gol. Bomber.
Mancini 6: non è ancora al top ma si rivedono discese e dribbling che seminano scompiglio tra i blucerchiati. Fallisce qualche ultimo passaggio di troppo. Nervoso.
De Rossi 8: monumentale; è ovunque all’interno del campo; copre le incursioni avversarie, salta di testa, rincorre i centrocampisti di Novellino, illumina il gioco con lanci ed aperture, prova il tiro ormai da posizioni che per altri sarebbero impossibili; non per lui, che nel secondo tempo “compare” magicamente sulla linea di porta per salvare il gol su Oliveira. Pallone d’oro.
Pizarro 7: piace e convince finalmente il cileno; difende con sicurezza la sfera come gli avevamo visto fare in tante splendide prestazioni all’Udinese, detta i tempi delle ripartenze giallorosse con maestria, ci mette lo zampino nelle azioni del secondo e terzo gol e prova anche il tiro da fuori. Regista.
Taddei 6: lavoro più oscuro di altre partite; gli toccano forse i duelli più fisici della partita, spesso con Zenoni. Combatte e sgomita e resta lontano dalla zona gol; poi, quando il capitano lo invita a segnare con un cucchiaio delizioso, lui liscia abbastanza clamorosamente. Defilato.
Perrotta 7: qualcuno dice che la pedina fondamentale dell’attacco di Spalletti sia lui; ancora a segno. Frizzante.
Totti 9: voto non solo figlio dell’esecuzione del quarto gol, che entra di diritto negli archivi storici del calcio; oltre a questo, una prestazione ad alti livelli, con un pizzico di essenzialità in più, che in questa Roma, squadra bella che a volte “si piace” troppo, è qualità da applaudire. Fenomeno.
Montella (per Totti), Rosi (per Perrotta) e Vucinic (per Panucci) s.v.
Giallorossi in formazione tipo, se si esclude Cassetti ancora al posto dell’infortunato Tonetto; blucerchiati che ripresentano in panchina la bandiera Francesco Flachi.
Fischio d’inizio ed è subito Roma: Totti sbuccia al volo di destro e Pizarro impegna Berti che si salva in angolo al 6’; ma al 13' l’ennesimo buco della Samp permette a De Rossi di lanciare Totti solo davanti alla porta per il destro chirurgico dell’1-0; una manciata di secondi e la parità viene ristabilita; merce rara l’errore di Mexes, che rinvia sui piedi di Volpi: gran botta deviata in porta da De Rossi.
Ritorna Flachi, che subentra a Quagliarella, ma Totti e compagni non si fermano più: De Rossi è incontenibile, Pizarro sale, Mancini sembra più vivo e Perrotta è ancora goleador al 33’; su appoggio da azione di calcio d’angolo il centrocampista fredda con una gran botta la disattenta difesa avversaria; la reazione della squadra di casa è tutta in un colpo di testa al lato di Bonazzoli su splendido invito di Flachi; ma prima della fine del tempo Panucci piazza su corner una zampata da centravanti di professione e manda meritatamente al riposo la sua compagine con due gol di scarto.
Nella fase iniziale della ripresa il divario sembra ancora più incolmabile ed al minuto 29’ arriva il gioiello: Cassetti apre a memoria su Totti che - spostato sul lato destro dell’area - inventa una conclusione di collo sinistro a rientrare sul palo opposto che merita gli applausi anche dei tifosi blucerchiati: tutti in piedi e dedica al vetriolo nel dopo partita per Platini e Matarrese.
Nel finale la Samp prova a rendere meno amara la sconfitta: Doni salva su Oliveira, Flachi prima spreca dopo una mischia furibonda, poi rimedia il solito rigore su ingenua entrata di Cassetti e va a segnare dal dischetto in pieno recupero; Bazzani reclama ancora un rigore con Mexes ma nell’occasione, prima della trattenuta del francese, l’attaccante sampdoriano si aggrappa vistosamente alla maglia del centrale della Roma.
Chiudiamo con gli auguri ad Alberto Aquilani, che in settimana ha subito un serio infortunio; e la Roma sembra stia preparando il ritorno di Karhja…
LE PAGELLE
Doni 6: nessuna responsabilità sui gol, ma rispuntano in un paio di mischie le antiche incertezze sulle uscite in presa alta. Rocambolesco.
Cassetti 6,5: finalmente una prestazione volitiva dell’ex-leccese, che pur soffrendo ancora qualcosa in copertura, si rende oggi protagonista di buone discese offensive; suo l’assist per la perla di Totti e per il gran colpo di testa di Perrotta, anche se macchia la prestazione con l’intervento tutt’altro che furbo su Flachi nell’occasione del rigore. Redivivo.
Chivu 6,5: un’altra buona prova del rumeno, che a fianco del compagno di difesa centrale sta inanellando prestazioni convincenti. Sicurezza.
Mexes 6,5: l’errore nell’occasione dell’1 a 1 fa sensazione e questo significa qualcosa. Per il resto, la consueta ammirevole prestazione, soprattutto sulle palle alte dove domina clienti temibili come Bonazzoli e Bazzani. Campione.
Panucci 7: impressiona la sua convinzione, unita alla cattiveria sportiva ed alla concentrazione che riesce a tenere alta per tutti i 90 minuti; ancora un gol. Bomber.
Mancini 6: non è ancora al top ma si rivedono discese e dribbling che seminano scompiglio tra i blucerchiati. Fallisce qualche ultimo passaggio di troppo. Nervoso.
De Rossi 8: monumentale; è ovunque all’interno del campo; copre le incursioni avversarie, salta di testa, rincorre i centrocampisti di Novellino, illumina il gioco con lanci ed aperture, prova il tiro ormai da posizioni che per altri sarebbero impossibili; non per lui, che nel secondo tempo “compare” magicamente sulla linea di porta per salvare il gol su Oliveira. Pallone d’oro.
Pizarro 7: piace e convince finalmente il cileno; difende con sicurezza la sfera come gli avevamo visto fare in tante splendide prestazioni all’Udinese, detta i tempi delle ripartenze giallorosse con maestria, ci mette lo zampino nelle azioni del secondo e terzo gol e prova anche il tiro da fuori. Regista.
Taddei 6: lavoro più oscuro di altre partite; gli toccano forse i duelli più fisici della partita, spesso con Zenoni. Combatte e sgomita e resta lontano dalla zona gol; poi, quando il capitano lo invita a segnare con un cucchiaio delizioso, lui liscia abbastanza clamorosamente. Defilato.
Perrotta 7: qualcuno dice che la pedina fondamentale dell’attacco di Spalletti sia lui; ancora a segno. Frizzante.
Totti 9: voto non solo figlio dell’esecuzione del quarto gol, che entra di diritto negli archivi storici del calcio; oltre a questo, una prestazione ad alti livelli, con un pizzico di essenzialità in più, che in questa Roma, squadra bella che a volte “si piace” troppo, è qualità da applaudire. Fenomeno.
Montella (per Totti), Rosi (per Perrotta) e Vucinic (per Panucci) s.v.
Etichette: Calcio